Il primo dato interessante è che il 70% degli sviluppatori del progetto si definisce volontario, anche se circa il 70% dei commit proviene da persone pagate per il loro contributo.
Con uno sguardo più approfondito possiamo vedere che più del 23% dei commit provengono da volontari, quasi il 17% da persone non ben identificate, poi troviamo il 16% di sviluppatori Red Hat seguti da 10% di Novell. Canonical (l'azienda di ubuntu) ha solo l'1% di commit.
Nella presentazione abbiamo anche una classifica dei programmatori che hanno contribuito di più per numero di commit: al primo posto c'è Matthias Clasen di Red Hat, seguito da Richard Huges sempre di Red Hat ed al terzo posto c'è il volontario Kjartan Maraas.
Nella presentazione è anche presente un interessante diagramma che mostra i moduli di Gnome e da quali aziende sono mantenuti.
Detto questo direi di fare i complimenti a Red Hat per il supporto al progetto Gnome, ma anche ai programmatori volontari che offrono gratuitamente il loro contributi a questo progetto tenendolo vivo.
Comunque se volete approfondire ecco i link all'articolo e alle slide della presentazione.
La fortuna e al tempo stesso la sfortuna di Gnome è appunto mamma RH.....
RispondiEliminaSalve,
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